Il covid si porta via anche don Tonino, il sacerdote con la passione per la musica - Le Cronache
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Il covid si porta via anche don Tonino, il sacerdote con la passione per la musica

Il covid si porta via anche don Tonino, il sacerdote con la passione per la musica

di Monica De Santis

Ancora un lutto nel mondo della chiesa salernitana a causa del covid. Ad essere colpita, ancora una volta la diocesi di Teggiano-Policastro, per la scomparsa del parroco don Tonino Cetrangolo, originario di Roccagloriosa stroncato dal Covid. Il sacerdote, 56 anni, era ricoverato da diversi giorni presso il Covid Center Hospital di Agropoli. Nelle ultime ore le sue condizioni erano peggiorate e ieri mattina il suo cuore non ha retto. Don Tonino Cetrangolo, soffriva di altre patologie pregresse, e queste combinate agli effetti del Covid hanno fatto aggravare le sue condizioni, fino a portarlo al decesso. Dieci anni, al sacerdote infatti era stato diagnosticato un tumore, che fortunatamente era riuscito a battere, anche se di recente, dopo nuove analisi, gli era stato diagnosticato un altro tumore. Don Tonino da circa 12 anni reggeva la parrocchia dell’Immacolata di Scario, frazione marina di San Giovanni a Piro ed era vicario episcopale per l’annuncio e la catechesi della diocesi di Teggiano e Policastro. Amante della musica, si divertiva a cantare. Aveva inciso anche alcuni album, l’ultimo proprio durante il periodo del lockdown dal titolo “Ama voce del verbo vicere”, i cui brani erano stati scritti prendendo spunto dalle encicliche di Papa Francesco. Una passione quella musica che l’ha portato spesso ad esibirsi anche in alcune feste di piazza e concorsi. Ma don Tonino aveva anche un’altra grande passione quella per l’arte e per la realizzazione di piccole opere fatte con il legno. Queste due passioni, ricordano i fedeli, erano il suo modo per avvicinare i giovani alle fede. Venerdì mattina la pubblicazione sulle piattaforme social del suo ultimo inedito, “Vorria trovar chi ama”, che insieme al brano “Mater Canta”, fa parte del progetto “Amor che non si amato”- Un vulcano di entusiasmo, colto, amorevole e di grande spessore artistico, che dispensava sorrisi e parole buone per tutti e per pregare per la sua anima buona, ieri sera l’intera comunità si è ritrovata alle ore 21.00, per la recita del Santo Rosario